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Incontro con il vino naturale

A seconda di quello che si è bevuto prima, i sapori del vino naturale possono intimorire,  sconcertare o entusiasmare e dare dipendenza. La ragione principale per amare questi vini è il gusto. Con il loro mondo di allegre degustazioni e atmosfere informali , poi, hanno riportato il divertimento  sulla scena enologica. Sono vini da bere alle 3 del mattino, quando una “seriosa” bottiglia di Cabernet sarebbe decisamente fuori luogo. Non lasciatevi ingannare , però: se il tutto si riducesse all’atmosfera festaiola, il movimento avrebbe avuto vita breve. Oltre ai sapori proletari – sapori che potrebbero attirare, per intenderci , anche il bevitore di birra- ce ne sono altri abbastanza  “ elevati” , degni di nota, da guadagnarsi un posto d’onore in cantina.

 

Questi vini sanno esprimere l’importanza del luogo di provenienza. C’è un’immediatezza che li contraddistingue, per l’assenza di sostanze chimiche che vadano a frapporsi tra chi beve e quel vino. Si fa, inoltre, l’esperienza di un prodotto che ha dietro un essere umano e non un ufficio marketing.

 

C’è una ragione in più per accostarsi al vino naturale, appare piuttosto intuitivo che un vino privo di pesticidi, erbicidi e additivi chimici sia maggiormente favorevole a un buono stato di salute.

 

“Alice Feiring dal libro “vino naturale per tutti”

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